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    SOSTENIBILITĂ€ AMBIENTALE DI INTONACI IN TERRA CRUDA: ANALISI LCA ???DALLA CULLA AL CANCELLO???

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    4L’utilizzo di materiali naturali in edilizia sta conoscendo un nuovo rinascimento negli ultimi anni, forse anche grazie alla percezione di una crescente scarsità di risorse naturali e di un uso eccessivo di tecnologie energivore. La scarsità di informazioni attendibili sull'impatto ambientale dei materiali naturali è alla base del presente lavoro, rivolto alla valutazione di due tipologie di intonaci (di sottofondo e di finitura) a base di terra cruda, prodotti da una azienda italiana (Matteo Brioni). La valutazione è stata effettuata mediante la metodologia LCA in una prospettiva “dalla culla al cancello”. Per completezza si è eseguito un confronto con materiali edili di uso corrente (malta di calce idraulica e malta di cemento).openG. Dotelli; Melià P.; G. Ruggieri; S. SabbadiniG., Dotelli; Melià, P.; Ruggieri, Gianluca; S., Sabbadin

    21 sguardi sulla costruzione ecologica in europa

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    21 interviste a professionisti edili nel campo della progettazione, realizzazione e assicurazione sono state elaborate nel 2011 nel quadro del progetto europeo INATER' sulla costruzione ecologica Tutti questi professionisti hanno fatto la scelta di utilizzare materiali naturali o riciclati, sia per interventi di nuova costruzioni che nel campo del recupero e restauro. Interessati a isolare in maniera efficace le costruzioni, sono altresì interessati a garantire il comfort degli operatori e dei fruitori, lo sviluppo delle filiere corte o la diminuzione degli impatti ambientali. Tutti apportano innovazione, contribuendo ognuno secondo le proprie possibilità, ad un'evoluzione del mondo della costruzione Il collettivo INATER' vi offre queste testimonianze raccolte in una Guida che illustra al contempo alcune informazioni tematiche sui seguenti temi: lo sviluppo del mercato, la problematica delle assicurazioni, il quadro normativo.... La Guida è al servizio di tutti gli attori del mondo edile che lavorano sul cantiere, in studi di progettazione, in un raggruppamento d'imprese o in centri di formazion

    Il Progetto EnCoRe : una iniziativa sovranazionale per promuovere il concetto di sostenibilitĂ  del calcestruzzo e dei materiali cementizi

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    Environmental issues are getting more and more relevant in several fields of human activities and the building industry is fully concerned by these concerns. Recycled concrete aggregates (RCA) can be produced by existing concrete members resulting by either industrial processes (i.e., precast structures) or demolitions of existing structures as a whole. Moreover, waste resulting from industrial processes other than the building industry (i.e., production of steel, management of glass, powders resulting from other depuration processes) could be efficiently disposed as concrete aggregates or employed as reinforcement for Fiber-Reinforced Concretes (FRC). The use of natural fibres can also result into an environmentally-friendly and cost-effective solution, especially in developing countries, because of the local availability of raw materials. In order to promote the use of concretes with recycled and/or natural constituents as construction materials, the compatibility between the non conventional constituents and the concrete matrix have to be deeply investigated and correlated to the resulting mechanical and durability properties of the composite. This is the main goal of the EnCoRe Project (www.encore-fp7.unisa.it), a EU-funded initiative, whose activities and main findings will be summarized in this paper

    IL RITORNO DEI MATERIALI NATURALI: NUOVE TENDENZE AUTARCHICHE

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    La crisi economica ha generato diverse tendenze 'autarchiche' che coinvolgono il progetto con l’utilizzo di materie primordiali, di base e disponibili in natura. Questi materiali di grado 'zero' possono crescere, trasformarsi e rigenerarsi anche in vitro. Si tratta di materiali vivi, di organismi biologici con una sorprendente espressività e 'potenza' di prestazioni, che si fanno portatori di una nuova etica, di autenticità e valori democratici, perché fatti con materiali abbondanti in natura, commestibili o a partire dagli scarti agricoli e rifiuti. Dietro il comune denominatore di estetiche del "primitivo" e dell' 'imperfetto', c’è un processo inversamente proporzionale: a maggiore sofisticatezza tecnologica corrisponde paradossalmente una no-form che esprime una perdita di senso della composizione, del valore della forma

    L’approccio della Fratelli Guzzini ai materiali

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    L’articolo si focalizza sull’esperienza di un’azienda italiana, la Guzzini, esempio storico ed autorevole del design italiano, che ha legato la sua storia e la sua immagine all’utilizzo di un materiale in particolare, il PMMA. Il fine dello studio è quello di svelare una storia inedita di ricerca materica che ha visto la sostituzione di un materiale naturale come il corno con un materiale sintetico, usandolo come “surrogato” di proprietà ingegneristiche e qualità espressivo-sensoriali, entrambe fondamentali per il progetto. Con riferimenti all’evoluzione del sistema produttivo si è cercato di evidenziare come l’azienda sia riuscita a valorizzare proprietà e qualità successivamente riconosciute come distintive del materiale sintetico

    SostenibilitĂ : una riforma economica che premia l'efficienza

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    Le democrazie industriali nell’ultimo secolo, hanno improntato lo sviluppo delle proprie società ponendo al centro (e come obbligo) la crescita esponenziale dell’economia. Da più di mezzo secolo la misura di questa crescita è indicata dal Prodotto Interno Lordo (PIL) che “deve” aumentare anno dopo anno per mantenere saldo il rapporto (e il consenso) tra economia, società e cittadini. A partire dalla seconda metà del novecento, questo sistema economico ha distribuito un relativo maggiore benessere solamente ad un quinto degli abitanti del Pianeta, al costo però, di una drastica riduzione delle risorse disponibili e causando il global warming per tutti gli abitanti della Terra. Questo modello si basa sul continuo rilancio economico dei sistemi produttivi essenzialmente come problema di crescita di competitività, con interventi sulla struttura del lavoro ed assegnando un ruolo “produttivo” alla ricerca scientifica e tecnologica. Tuttavia anche i sistemi più competitivi cominciano a conoscere difficoltà e contraddizioni profonde. La sostenibile è un sistema di obiettivi che può essere sintetizzato in due grandi questioni: l’integrità ambientale, in cui la sostenibilità è intesa come la realizzazione del principio etico ed utilitaristico della salvaguardia della complessità degli ecosistemi e dei beni comuni; l’efficienza economica, in cui la sostenibilità parte dal presupposto che la sola crescita è una prospettiva impraticabile e consiste essenzialmente nel promuovere attività economiche che utilizzino risorse rinnovabili facilmente reperibili a livello locale, nel gestire la richiesta di risorse naturali in modo tale da ridurre e riorientare la domanda, nell’intervenire al fine di conservare le risorse della Terra, potenziando il capitale naturale coltivato e infine, nell’ampliare le attività di produzione, distribuzione e scambio economico improntate ai criteri di equità sociale

    Preparazione e caratterizzazione di miscele di polimeri naturali e sintetici per applicazioni come materiali biocompatibili e/o a basso impatto ambientale

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    Il lavoro di tesi è stato rivolto alla produzione e caratterizzazione di materiali con proprietà idonee prevalentemente per applicazioni nel settore biomedicale, in taluni casi considerando, più in generale, il loro utilizzo come plastiche eco-compatibili. Sono state prodotte e caratterizzate tre classi di materiali con caratteristiche di degradabilità in ambiente acquoso: 1) polimeri sintetici a base di policaprolattone (PCL), tra cui due tipi di PCL a diverso peso molecolare, un copolimero a tre blocchi PCL-POE-PCL e una serie di poliuretani (PU) e poliuretani-uree (PUU), sintetizzati in precedenti lavori di tesi; miscele a base di PCL (sia con polimeri naturali sia con un polimero sintetico, il poli(idrossibutirrato-co-idrossivalerato), PHBHV) e miscele tra i polimeri naturali chitosano e gelatina. I materiali sono stati sottoposti ad una caratterizzazione fisico-chimica di utilità generale e ad una specifica caratterizzazione, nella prospettiva di un loro utilizzo nel settore dell’Ingegneria Tissutale. Sono state adoperate diverse tecniche di produzione degli scaffolds, alcune non-convenzionali, come il sistema di deposizione tramite microsiringa (PAM), la sinterizzazione selettiva tramite laser (SLS) e la tecnica di litografia soft (SL), e alcune convenzionali, come l’estrusione di guide cave dal fuso e la filatura di fibre cave da soluzione polimerica. Inizialmente, è stato effettuato uno screening di biocompatibilità dei materiali tra le tre classi di materiali studiate e, con i materiali risultati più adatti per applicazioni nell’Ingegneria Tissutale, sono stati prodotti scaffolds, attraverso le tecniche di microfabbricazione. In una seconda fase del lavoro, sono stati prodotti scaffolds in forma di guide, tramite filatura dal fuso e da soluzione, per impieghi nel settore della rigenerazione neuronale, usando i materiali maggiormente biocompatibili tra quelli studiati. Il lavoro ha approfondito soprattutto l’aspetto delle applicazioni in campo biomedicale anche se la maggiore parte dei materiali oggetto di studio in questo lavoro sono adatti anche per applicazioni come plastiche eco-compatibili

    Il restauro dei dipinti "olio su tela"

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    none3Il testo condensa la lunga ed eterogenea attività didattica relativa all’argomento, innanzitutto quella svolta dai tre autori, a vario titolo, presso l’Università di Bologna. Molte affermazioni, cos’ come tutta l’iconografia, derivano direttamente dalla poliedrica e trentennale attività dello “Studio di Restauro G.M.Costanini”. nel tempo, cambiano i materiali e le tecniche di restauro, ma ciò che dovrebbe rimanere saldo per chi è coinvolto in problemi di restauro è la capacità di una lettura sistematica dell’opera d’arte e del suo stato di conservazione e la possibilità di elaborare o valutare gli interventi adatti per rallentare l’inevitabile degrado dei materiali. Per queste ragioni, tutto quello che qui riguarda direttamente i dipinti olio su tela, nella sua articolazione e sistemazione, risulta certamente proficuo anche nell’approccio al restauro di altre categorie di opere d’arte.noneCostantini G.M.; Costato Costantini R.; Fiori C.Costantini G.M.; Costato Costantini R.; Fiori C
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